.I rifiuti derivanti dalla pausa caffè sono diventati eccessivi, stimati in 98,495 tonnellate solo nell'area dell'UE, aggiungendosi ai numerosi rifiuti di imballaggio che già affollano il territorio a dodici stelle. Da qui la necessità di intervenire per correggere questa cattiva abitudine.
Attualmente, la direttiva sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio non considera le capsule come imballaggi ma questo sta per cambiare con una proposta volta a modificare la direttiva e trasformarla in un regolamento.
Secondo il commissario per l'Ambiente, Virginius Sinkevicius, questo cambio di approccio "permetterà ai produttori di prendere decisioni di investimento che favoriscano una migliore selezione e riciclo". Il contenitore del caffè, spiega il commissario, è in realtà una fonte preziosa di sostanze utili all'ambiente e non solo.
La Commissione europea ha riconosciuto che i fondi di caffè contengono nutrienti vegetali preziosi come potassio, fosforo e azoto, che possono essere utilizzati per arricchire il terreno anziché essere inceneriti. Sono dunque una risorsa per il suolo, anche dal punto di vista agricolo. Inoltre, i piccoli imballaggi a forma rotonda contengono "altre preziose materie prime secondarie, come l'alluminio", che può essere riutilizzato nei processi industriali e produttivi. Pertanto, compostare sia la capsula che il materiale in essa contenuto rappresenterebbe l'opzione più vantaggiosa per l'ambiente.
Per questo motivo, sottolinea Sinkevicius, la proposta di regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio prevede "il requisito" che le capsule di caffè siano compostabili.
Tuttavia, gli imballaggi dovrebbero essere compostabili quando ciò facilita la raccolta differenziata dei rifiuti organici, come specificato nella proposta di regolamento presentata alle parti interessate, dove si sottolinea che cialde o capsule con alluminio non sono più sostenibili.
Questo perché, ammette il commissario per l'Ambiente, l'alluminio non è facilmente recuperabile. Nel caso delle capsule, trattandosi di oggetti densi e piccoli, non vengono facilmente identificati dai sistemi di raccolta ottici dei rifiuti, e inoltre la plastica rigida non è accettata in molti impianti europei di compostaggio.
Pertanto, per il caffè è necessario più materiale di imballaggio diverso dall'alluminio". La rivoluzione del caffè a casa o in ufficio non comporterà ripercussioni economiche. Non si tratta di obbligare nessuno a sostituire le macchine esistenti, sottolinea il commissario UE. "Le capsule di caffè compostabili sono già disponibili sul mercato, quindi una volta entrato in vigore il requisito, non sarà necessaria alcuna sostituzione delle macchine esistenti".
Fonte: www.eunews.it