Situazione di stallo anche per la raccolta differenziata, il rischio maggiore è la sospensione dei servizi di raccolta e la saturazione degli stoccaggi soprattutto nelle aree del sud del Paese, dal momento che sono dotate di un numero minore di impianti.
Il Corepla ha proposto l'ampliamento delle strutture di stoccaggio e l'incremento della capacità termica dei termovalorizzatori dal momento che attualmente sono in grande sofferenza. Il problema dello stoccaggio, afferma il presidente Antonello Ciotti, è che gli impianti di selezione hanno limiti definiti dalle Regioni. Esiste, di fatto, un duplice problema in questo momento delicato: quello degli spazi e quello della normativa.
Certo è che se le Regioni non permettono più spazi... "Possiamo procedere per 2-3 settimane a seconda delle zone". Emilia Romagna, Lombardia e Sicilia al riguardo stanno prendendo provvedimenti, le altre sono ferme e, fortunatamente il ministro Costa ci supporta per accrescere lo stoccaggio. Se la situazione non viene modificata saremo costretti ad aumentare il lavoro dei termovalorizzatori. Anche perché potrebbe profilarsi il rischio di uno stop nell'indifferenziata. Anche i termovalorizzatori sono limitati (dalle regioni) e noi chiediamo di utilizzarli sino alla saturazione termica."
Insomma un altro ostacolo, anche se Piemonte e Lombardia sembrano disponibili all'intervento. Ed è un assurdo che si vada a bloccare un'industria virtuosa che esalta l'economia circolare: per esempio, i cementifici. Nei forni si usano il carbon pet ed il carbon coke, scarti di produzione assai inquinanti. Usare la plastica riciclata sarebbe un modo per rendere il cementificio green. Invece si rischia di non raccoglierla nemmeno più.