I dati PIL relativi all’ultimo trimestre 2013 hanno dimostrato che l'Italia non sta vivendo un periodo felice in questi ultimi anni, con un calo del 6,4% del Prodotto Interno Lordo, una diminuzione del 8,4% degli Investimenti totali e un crollo smisurato dei consumi.
In una situazione come questa c’è un settore, quello del packaging, che mostra un potenziale davvero rassicurante.
Ecco la situazione a livello mondiale:
- Asia, possiede il 30% delle quote
- America del Nord, il 26%
- Europa Occidentale, il 25%
- Europa dell’Est, il 9%
- America Centrale, il 5,7%
Il settore del packaging conosce la stessa evoluzione che la produzione nazionale, cioè conoscono insieme gli stessi aumenti e le stesse diminuzioni.
In un secondo luogo possiamo affermare che la produzione di imballaggi è più positiva che la produzione nazionale e raggiunge risultati migliori.
L’Italia mantiene una buona posizione in questo settore, visto che rappresenta circa il 6% della produzione mondiale con circa 29 miliardi di euro nel 2012 (su un totale mondiale di 490 miliardi di euro), e fa dunque parte dei primi 10 produttori principali nel settore del packaging.
A livello nazionale il settore dell’imballaggio rappresenta il 3,6% dell’industria manifatturiera e l’1,8% del PIL. A livello del commercio estero, i risultati sono moderati: le esportazioni sono calate del 5% mentre le importazioni sono diminuite soltanto del 0.1% nel 2012. I paesi di destinazione delle esportazioni italiani nel 2012 erano l’Unione Europea (che rappresenta la maggioranza, con il 67%) e i 33% restanti verso il resto del mondo, principalmente la Turchia e l’Africa del Nord.
Fonti: ISTAT, Istituto Italiano degli Imballaggi , ExaPro blog